Liberare l'area golenale del fiume Ulster dall'area industriale abbandonata ha aperto nuove opportunità per riconnettere la città di Geisa con la dorsale su cui si è sviluppata – l'Ulster. In contrasto con il denso centro della città medioevale, caratterizzata da spazi urbani ben definiti, l'area golenale offre fondamentalmente una cosa: vastità.

Gli ampi spazi verdi della golena possono essere vissuti in modi nuovi e diversi, a piedi o in bicicletta, seguendo il nuovo sistema di percorsi e rampe. Il margine di questi spazi verdi è connesso al tessuto storico urbano, dove nuove piccole piazze attrattive sono integrate con il sistema degli spazi aperti della città. Il nuovo sistema di percorsi permette di mantenere il ponte pedonale esistente, per il quale si suggerisce una futura ricollocazione a nord, per meglio connettere la casa della cultura con la parte interna della città.

Il fossato della città medioevale, che oggi è un pendio coltivato a frutteto, costituisce la connessione tra l'area golenale e il percorso che corre lungo le mura della città, quasi completamente preservate.

Percorsi senza barriere e strette scale portano dal fiume al livello delle mura cittadine e ai diversi punti d'accesso al centro storico. Il frutteto storico viene reintegrato con nuove piante, facendo però sempre attenzione a mantenere le viste sul paesaggio circostante. Le immediate vicinanze delle mura cittadine vengono mantenute libere dalle alberature per mantenere costante la vista del paesaggio dal percorso pedonale che le segue e, allo stesso tempo, per rendere visibili le mura dal fiume.

Uno degli elementi di spicco del ridisegno dell'area golenale è la riapertura del canale storico del mulino cittadino. Il canale prende acqua dallo stesso punto dell'Ulster dove iniziava il suo predecessore, ma una volta raggiunto il giardino del castello si divide in due. Un ramo fornisce acqua allo stagno Pfortenbad, che si apre sul suo lato est al fiume. L'apertura del canale è di interesse ecologico e crea al contempo nuove opportunità ricreazionali.

Con la collaborazione di Carolin Ammann, Dipl. Ing. Landschaftsarchitektur FH - Berna, Svizzera.

Consulenza per l'architettura: Atelier Aponto - Lisbona, Portogallo.